Invecchiare in salute grazie al programma Vitalia “Next me”.

 

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Invecchiare in salute.

Il cambiamento di paradigma, da malattie croniche a salute cronica.

L’invecchiamento della popolazione si accompagna ad un aumento delle patologie croniche, la maggior parte delle quali è causata da scorrette abitudini di vita: diete ipercaloriche e ricche di cibi processati, sedentarietà, alcool, fumo. La spesa sanitaria per curare obesità, diabete, sindrome metabolica e altre patologie correlate è quindi enorme e sarà praticamente insostenibile nei prossimi anni. È perciò urgente che si cambi il paradigma della sanità e che si pensi in termini di prevenzione piuttosto che di cura.

Come attuare il cambiamento?

Solo attraverso un processo di educazione delle persone da parte di medici e altre figure come il nutrizionista, lo psicologo, lo specialista dell’esercizio fisico si può pensare di modificare lo stile di vita abbattendo il rischio di insorgenza di malattie e creando le basi per una longevità sana e più economica.

Nella pratica, questo cambiamento dalla cura alla prevenzione implica un approccio completamente diverso nei confronti delle persone e la creazione di strutture che diffondano la cultura del benessere.

In Vitalia ci occupiamo proprio di questo. Il nostro staff è preparato e dedicato a questo tipo di intervento perché da 20 anni abbiamo cercato di migliorare la qualità di vita di coloro che si rivolgono a noi attraverso un processo che, partendo da un esame clinico-funzionale, arrivi a formulare un piano concreto e personalizzato che fondamentalmente trova nell’esercizio e nell’alimentazione individualizzati la strada per raggiungere una situazione di benessere psicofisico e rimanerci più a lungo possibile.

Il nostro approccio.

Il programma per la longevità in salute deve basarsi sulle capacità fisiche attuali e partire da queste per migliorare le tre qualità di base della forma fisica: resistenza, forza e flessibilità. Quindi, l’allenamento deve essere definito in maniera precisa sia nelle tipologie di esercizi sia nell’intensità e quantità dei carichi.

Il tutto deve essere finalizzato all’obiettivo che si intende raggiungere negli anni a venire. Se l’ambizione è quella di vivere tranquillamente in autosufficienza, passeggiando e muovendosi in sicurezza, il piano di esercizio sarà molto tranquillo; se invece i desideri sono di continuare a praticare uno sport impegnativo, il programma sarà più intenso. Infine si dovranno considerare eventuali patologie già esistenti che potrebbero essere l’ipertensione o diabete o problematiche di tipo ortopedico e adattare gli esercizi di conseguenza.

Il fattore stress entra nella valutazione iniziale in quanto è possibile “misurarlo” dal punto di vista fisiologico e mettere in pratica azioni mirate per contrastarlo, come ad esempio la respirazione guidata, tecniche di mindfulness, determinati tipi di esercizio e igiene del sonno.

L’analisi precisa della composizione corporea è altresì fondamentale per guidare le corrette scelte sul piano nutrizionale. Valutare lo stato di infiammazione, l’idratazione, la massa muscolare e la massa grassa ci permette di scegliere correttamente il tipo di alimenti, il loro timing e eventuali integratori.

L’utilizzo dei dati ottenibili dai wearable, movimento, sonno, stress, allenamento, consente di chiudere il cerchio e di basare l’intervento su elementi obiettivi invece che su sensazioni soggettive.

In fondo il processo per il raggiungimento di una longevità è tanto semplice quanto sofisticato: si tratta infatti di saper valutare lo status quo della persona e da questo partire per raggiungere gli obiettivi desiderati, controllando i vari aspetti dell’intervento con l’allenamento, l’alimentazione, il supporto motivazionale verso un cambiamento dello stile di vita.

In Vitalia il programma per la longevità in salute si chiama “Next me” proprio perché ognuno desidera diventare un se migliore cambiando con gradualità e senza “accelerazioni” brusche, controllando ogni aspetto del percorso nel rispetto delle proprie caratteristiche e capacità.

Contattaci per definire il programma su misura per diventare il “Next me” che ognuno desidera.

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Per correre bene ci vuole la benzina giusta

 

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30-60-90? Non stiamo dando i numeri. Cerchiamo piuttosto di capire di quanti grammi/ora di carboidrati abbiamo bisogno quando corriamo una maratona o una mezza.

Semplifichiamo subito il problema dicendo che per la mezza maratona, se si è seguita una corretta alimentazione il giorno prima e se la colazione ha fornito un quantitativo di 4-5g/kg di peso di carboidrati a basso indice glicemico, dovrebbe bastare un gel subito prima della partenza.

Più complicato il discorso per la maratona o per un trail dalle 3 h in su. In questo caso è infatti necessario assumere costantemente i carboidrati per poter mantenere ritmi medio alti e non incorrere nel “bonk” che è il classico rallentamento da esaurimento delle scorte di zuccheri.

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Che i carboidraita servano è chiaro, vediamo ora in che quantità assumerli per evitare di eccedere con il rischio di incorrere in disturbi intestinali o di prenderne troppo pochi e calare nella prestazione.

Per fare i conti dobbiamo partire dagli ipotetici consumi di calorie dell’atleta che dipendono da 2 fattori: peso e capacità aerobica. Infatti tanto più un atleta è pesante e veloce tanto maggiore sarà la quantità di calorie/h consumate.

Facciamo un esempio: atleta A, peso 60 kg, velocità di corsa 6’/km consumerà circa 540 kcal/h di cui il 50-70% saranno fornite da carbo, quindi 250-300 kcl che proverranno dalle scorte epatiche e muscolari e quindi basteranno circa 30g/h di integrazione per evitare di svuotare le scorte. Esaminiamo invece un soggetto B di 70 kg che corra a 4’km. In questo caso i consumi saliranno a 950 kcal/h e quindi il fabbisogno orario di carbo, applicando le stesse percentuali salirà a 500-700 kcal/h; anche in questo caso, una buona metà proverrà da muscoli e fegato ma le restanti 250-350 kcal dovranno essere assunte con gel e bevande ed ecco quindi che la dose sarà di 70-90 g/h.

Per riassumere e facilitare possiamo dire grossolanamente che i corridori lenti, quelli da 3h30’ in su, andranno bene con 30-40 g/h, quelli intorno alle 3 h dovranno salire a 50-70 g/h, mentre i più veloci potranno assumere 70-90 g/h.

In conclusione la nostra raccomandazione è comunque quella di allenare lo stomaco ad assumere queste quantità in tutti i lunghi della preparazione e di affiancare alla preparazione delle gara un piano nutrizionale adeguato alla persona e all’obiettivo.

Se stai preparando una maratona, una mezza o un trail contattaci. Insieme studieremo il tuo piano di allenamento e preparazione alla gara affiancandolo a un piano nutrizionale adeguato.

 

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Nutrizione funzionale, non una semplice dieta.

 

Anna Carlin, Biologa Nutrizionista, fa parte del Team Vitalia dal 2022, il suo approccio è basato su una grande attenzione alla qualità degli alimenti, una personalizzazione del piano di intervento e sul ricorso a tecnologie moderne per controllarne i risultati.

Ecco cosa ci racconta.

“Ogni persona è unica, ha una sua storia e una sua genetica, uno stile di vita diverso da ogni altro e, addirittura, un microbiota intestinale tutto suo. Questo fa sì che anche il piano nutrizionale di ogni paziente debba essere personalizzato, come un abito sartoriale.

L’approccio funzionale utilizza il cibo e la combinazione degli alimenti con lo scopo di creare un piano nutrizionale “terapeutico”. L’attenzione viene posta sulla scelta consapevole e la qualità degli alimenti, sull’assumerli in modo che supportino la condizione metabolica individuale per raggiungere uno stato nutrizionale ottimale.

Anche i metodi di cottura dei cibi acquistano grande importanza perché possono attivare o meno alcune funzioni degli organi, migliorando la sintomatologia dei più frequenti disturbi quali la stipsi, il reflusso esofageo o la dispepsia – continua la Biologa Nutrizionista Anna Carlin.

Un esempio?

Facciamo un esempio con la gestione dei grassi nell’alimentazione per modulare l’infiammazione. Oggi sappiamo che i grassi trans e idrogenati, saturi e prodotti ricchi di omega-6 aumentano i livelli di infiammazione della cellula.  I grassi monoinsaturi (olio d’oliva, avocado, noci, mandorle, ecc.) e grassi omega-3 presenti nel pesce pescato agiscono sui i livelli di infiammazione e migliorano notevolmente la qualità della membrana cellulare. Ecco che un’integrazione adeguata e personalizzata diventa un utile strumento per ridurre l’infiammazione e investire su un approccio anti-aging.

E nello sport?

Durante l’allenamento il corpo richiede un’alimentazione differente da quella che si pratica quotidianamente.

Quando lo sforzo fisico supera le fisiologiche capacità di adattamento da parte dell’organismo si può arrivare a uno stato di infiammazione cronica latente.

La Nutrizione Funzionale nello sportivo riconosce le esigenze individuali della persona e si concentra su quei fattori che possono compromettere la performance. Bisogna agire sull’asse del cortisolo e rifornire l’organismo dei nutrienti indispensabili, limitando lo stress ossidativo e inutili oscillazioni glicemiche.

Oltre all’assunzione di macro e micro nutrienti fondamentali a soddisfare le necessità dell’organismo, diventa importante anche il timing dell’assunzione degli alimenti per gestire al meglio i rialzi di glicemia. Presso Vitalia ci avvaloriamo di strumenti all’avanguardia di ultima generazione per la misurazione della glicemia, il sensore Supersapiens. Questo strumento monitora in tempo reale gli andamenti degli zuccheri nel sangue e permette di intervenire non soltanto sull’alimentazione, ma anche su fattori esterni legati allo stress o al sonno che interferiscono con una corretta gestione ormonale dell’organismo.

In questo modo, le prestazioni migliorano, il recupero muscolare viene correttamente supportato, si aumenta la resistenza e si lavora sulla riduzione del senso di affaticamento fisico.

Insomma, che siate sportivi professionisti, amatori o semplicemente siete alla ricerca di uno stile di vita migliore e di abitudini sane che innalzino il vostro stato di salute non sottovalutate le abitudini alimentari.”

Contattaci per prenotare la tua visita nutrizionale o avere maggiori informazioni, insieme valuteremo quale è il percorso nutrizionale più adatto alle tue esigenze e alla tua persona.