strava

Nell’universo delle app, Strava brilla per la semplicità d’uso e per l’utilità delle informazioni che fornisce agli sportivi appassionati di corsa, ciclismo e triathlon.

Grazie alle funzionalità di uno smartphone, Strava trasforma il telefonino in un computer in grado di raccogliere tutti i dati di un allenamento o di una gara: distanza, profilo altimetrico, velocità media e di picco, calorie, potenza teorica sviluppata e, nel caso di utilizzo di fascia cardio Bluetooth, anche di frequenza cardiaca.

Tutti questi dati vengono archiviati e vanno a costituire il proprio diario di allenamento in cui è facilissimo analizzare le proprie prestazioni, ad esempio su una determinata salita che siamo soliti ripetere in allenamento, o rispetto a tutte le altre persone che l’hanno percorsa.

Strava consente anche di creare un club privato virtuale ed è quello che noi di Vitalia abbiamo fatto.

Basta scaricare l’app ed aderire a Club Vitalia Performance per vedere le proprie prestazioni paragonate a quelle degli altri soci.

E’ gratis! Entrate nel club, più saremo e più sarà divertente.

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Qualche mese fa abbiamo messo a confronto due dei modelli più popolari tra i runners: Polar RC3GPS e Garmin 610. Vi riproponiamo i risultati, sicuri che ormai avete tutti ripreso ad allenarvi.

Entrambi i computer da polso integrano la funzione di cardiofrequenzimetro e quella di GPS senza bisogno di ulteriori accessori esterni.

Basterà quindi indossare la fascia toracica (in entrambi i casi costruita in tessuto morbido ed elastico), stringere l’orologio al polso e si sarà pronti ad un allenamento con tutti i dati a disposizione.

Per capire pro e contro dei due oggetti li abbiamo indossati entrambi durante un allenamento di circa 12 km su terreno quasi pianeggiante e con alberi che non davano effetto copertura tale da poter interferire per la ricezione del segnale GPS.

Riportiamo quindi la cronaca dell’uscita annotando le sensazioni registrate durante l’allenamento.

cardiocompa (1)

[toggle title=”Facilità di settaggio“] Polar, grazie ad i pulsanti fisici ed all’ampio display, risulta essere più intuitivo e semplice da maneggiare; Garmin offre invece un display touch screen che richiede un minimo di familiarizzazione per dosare il tatto con cui scorrere le pagine e cambiare le funzioni.[/toggle]

[toggle title=”Tempo di ricezione del segnale di FC e posizione“] Polar è più rapido nell’agganciare il segnale dalla fascia, mentre Garmin (2’ contro circa 5’) stravince nella ricezione del segnale dal satellite.

Una volta apparsi tutti i dati sui display possiamo partire, fa freddo e indossiamo guantini abbastanza leggeri che però non impediscono di “sfogliare” le videate del Garmin e permettono di reperire facilmente i bottoni del Polar. [/toggle] [toggle title=”Lettura dei dati istantanei“] Primi km adagio tanto per dare un’occhiata ai due oggetti e prendere confidenza con i numeri.

Nei primi minuti siamo sui 5’20’’ e questo lo sappiamo inequivocabilmente dal tempo preso ai segni ogni 100 m. I dati forniti dai nostri strumenti non quadrano, secondo Polar stiamo andando a 6’/km mentre la FC è precisa, su Garmin il contrario: FC a 165 bpm e velocità giusta.

Passati pochi minuti (5-6), tutto si appiana ed i numeri dei due orologi diventano congruenti.

Rimangono dei leggeri scostamenti per quanto riguarda la velocità che Polar continua a sottostimare di circa 10’’.

Anche la FC non presenta scostamenti superiori ai 2 battiti. Idem per la distanza, al termine della prova di circa 12 km ci sono meno di 50 m di differenza.

Giriamo la boa dei 5,8 km ed iniziamo il ritorno appena sotto i 5’/km così come verifichiamo sui segni a terra. Garmin e Polar registrano l’accelerazione ma restano una decina di secondi di differenza tra le due velocità. Bene le FC.

Guardiamo spesso i display per verificare i dati e ci divertiamo a far scorrere le videate per leggere i dati del nostro allenamento.

Facciamo qualche variazione di velocità per testare la sensibilità degli strumenti e ci accorgiamo che in entrambi i casi le risposte non sono fulminee, ad occhio sembra che Polar reagisca prima. [/toggle]

[toggle title=”Dati di allenamento“] Bene, l’allenamento è finito. Confrontiamo i dati:

Dato Polar Garmin
FC media 151 152
Vel Media 5’33’’/km 5’19’’/km
FC max 170 171
kcal 920 659

Come si vede, i dati sono tutti molto simili, calorie a parte su cui è opportuno fare due considerazioni.

Infatti,  mentre tutti gli altri dati derivano da “sensori” fisici, le calorie sono calcolate in maniera indiretta e qui penso che le due aziende abbiano scelto strade diverse.

Polar basa il calcolo del dispendio calorico sulla FC e chiede di imputare nel setup la FC massima e la VO2 dell’utente. In questo modo calcolando la FC media conosce l’intensità percentuale dello sforzo fatto e converte questo dato in kcal. A riprova di ciò, se non si indossa la fascia per la FC, le calorie non vengono conteggiate.

Garmin calcola invece la FC sulla base della distanza percorsa e del peso del soggetto.

Utilizzando questa formula ci sembra che Garmin si avvicini di più alla realtà. [/toggle]

[toggle title=”Software di lettura dei dati“] Entrambi i prodotti sono collegabili a PC per scaricare, archiviare e analizzare i dati.

Il download avviene mediante comunicazione con penna USB nel caso del Garmin e con cavetto per il Polar.

I grafici che compaiono a video sono molto diversi per i due prodotti. Polar sceglie una visualizzazione molto tecnica che permette all’utente molte manipolazioni dei dati: zoom, correzioni, aggiunta intertempi, ecc.

polar1

Garmin presenta invece una pagina riassuntiva di vari grafici che prendono in esame una grandezza alla volta.

garmin

Noi forse preferiamo la flessibilità del software Polar.

Infine, è possibile visualizzare dal web i risultati degli allenamenti tramite Polar Personal Trainer o Garmin Connect. Questa funzionalità può essere molto utile per essere seguiti a distanza da un allenatore che avrà così accesso a tutti i dati necessari all’interpretazione dell’allenamento. [/toggle] In sintesi due ottimi prodotti in grado di seguirci in ogni allenamento fornendo preziose informazioni sulle nostre performance: ogni podista dovrebbe averne uno!

[button color=”blue” size=”small” link=”http://www.vitalia-informa.it/sai-usare-il-cardiofrequenzimetro/”]More: sai usare il cardiofrequenzimetro? [/button]

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Ringraziamo Base Running Negrini Elettronica che ci hanno fornito gli strumenti della prova.

BreathingAccelerometri, GPS, sensori di temperature, rilevatori della frequenza cardiaca, sistemi di riconoscimento dei movimenti corporei, realtà aumentata: chi più ne ha, più ne metta.

Visitare il Consumer Electronic Show a Las Vegas, la più grande fiera del mondo dell’elettronica per consumatori, equivale ad un giro in un gigantesco negozio di giocattoli per i fanatici della tecnologia. Non tutti sanno però che all’interno della manifestazione c’è un’area completamente dedicata alle tecnologie per l’health & fitness.

Là si respira l’aria di novità che modificherà nei prossimi anni il nostro modo di vivere: la televisione servirà per guidarci a fare esercizi, l’orologio calcolerà le calorie che spendiamo ed i movimenti che facciamo, la maglietta rileverà l’attività del nostro cuore e la nostra respirazione e temperatura. E’ un futuro che sta diventando presente.

I dati saranno inviati al nostro smartphone ed in un centro medico verranno elaborati per fornire ad ognuno consigli e programmi finalizzati alla prevenzione ed alla cura. Indosseremo occhiali che ci permetteranno di visualizzare il percorso su cui ci siamo allenati, le calorie consumate e la lunghezza dei nostri passi. Una microtelecamera filmerà la nostra seduta all’aperto e potremo rivederla sullo schermo televisivo mentre corriamo al caldo della nostra casa su un confortevole tapis roulant ammortizzato. La televisione interattiva ci guiderà a fare esercizi per il mal di schiena seguendo i movimenti di un istruttore virtuale che scoprirà e correggerà ogni nostro errore.

Tutto ciò ci permetterà di mantenerci in forma limitando al minimo gli spostamenti verso un centro fitness o di fisioterapia ma con il loro controllo remoto.

Il benessere della popolazione sta diventando una priorità al fine di contenere le spese della sanità. Molte patologie saranno prevenute e curate con l’educazione a corretti stili di vita. Ovviamente la tecnologia servirà moltissimo a concretizzare questo tipo di servizi rendendoli accessibili ad una fascia sempre più ampia di utilizzatori.