Ieri si è chiuso il progetto “Obiettivo Mezzalama”, che ha visto due squadre preparate da Giorgio Villosio e Vitalia prendere parte all’ambito trofeo valdostano. Ecco come sono andati i nostri e un bilancio del lavoro di questi mesi. 

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Soddisfatti. I giovani di Vitalia-Montagna 360° hanno fatto “un garone”

Posticipato di una settimana, ritardato di mezz’ora, alla fine questo Mezzalama “al contrario” è partito alle 5,30 della mattina del 2 maggio. Puntualmente rispettate le previsioni di Mercalli: tempo asciutto e vento in quota, forte fino alle 8 e poi in attenuazione. Così è stato, ma la durezza della gara che ha portato le 264 squadre da Gressoney a Cervinia ha sorpreso tutti, anche chi aveva all’attivo 4-5 edizioni sul percorso classico. Le formazioni Montagna360-Vitalia sono entrambe arrivate al traguardo e già questo è un grande successo considerando il numero di ritiri che ha sottolineato la selettività della prova: sono solo 183 su 264 i team arrivati.

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L’emozione prima della partenza: per Pietro e Luca è stato l’esordio

La squadra 2 con Pietro Picco, Andrea Tropiano e Luca Rodano (qui le loro video interviste) ha concluso al 79° posto: una fantastica prestazione tenendo conto che per Pietro e Luca si trattava della prima partecipazione a questa prova. All’arrivo, i ragazzi hanno detto di non aver avuto particolari problemi e di essere riusciti a “tenere” fino in fondo con un grande lavoro di team, aiutandosi a vicenda nei momenti più duri, soprattutto al passaggio del famoso naso del Lyskamm dove il freddo, il vento e la neve in faccia hanno reso la salita e la discesa oltremodo impegnative.

IMG_6193Giorgio, Paola e Federico all’arrivo, dopo 12 ore di fatica

La squadra 1, con Giorgio Villosio coach dei due team a guidare Paolo Buzzetti e Federico Arosio ha concluso in 180° posizione dando una straordinaria prova di carattere e di resistenza. “E’ stata l’edizione più dura a cui abbia partecipato – ci dice Giorgio al telefono – il percorso da Gressoney è stato micidiale e la scarsità di tratti sciistici ha enormemente rallentato la progressione degli atleti, basti pensare che due anni fa, con una squadra di livello tecnico equivalente avevamo impiegato 8 ore e mezzo mentre oggi ce ne sono volute quasi 12. Il tempo è stato abbastanza clemente, ma comunque non bisogna dimenticare che viaggiare sul filo dei 4000 per così tante ore richiede uno sforzo pazzesco”. Paola Buzzetti, la mamma avvocato anche lei al suo primo Mezzalama, è felice ed è già pronta a programmare la nuova stagione.

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Paola in gara: la portabandiera “rosa” di Vitalia-Montagna 360°

Comunque è stato ancora il Mezzalama degli Italiani con Eydallin, Lenzi e Boscacci al primo posto seguiti da un altro team tricolore: Antonioli, Reichegger e Holzknecht. Con questo evento cala il sipario sulla lunga stagione dello scialpinismo. E’ stata una bellissima esperienza seguire questi atleti e aiutarli a trovare i propri limiti, a programmare gli allenamenti e ad arrivare al meglio al giorno della gara (ne avevamo parlato qui). Il lavoro fatto con Giorgio Villosio in montagna è stato straordinario e siamo tutti contenti.

Un ultimo grazie a Bandavej Activewear, Enervit e Cuore da Sportivo che hanno reso tutto più facile  fornendoci prodotti ed assistenza.

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Tra appena una settimana la regina delle classiche, il Mezzalama. Noi di Vitalia non staremo a guardare: due le squadre che si sono allenate con noi in questi mesi e saranno in azione in Val d’Aosta dal 25 aprile. Ve le presentiamo. 

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 La squadra “senior” (Giorgio, Federico e Paola)

Ci siamo. Sabato 25 Aprile, tempo permettendo, quasi 1000 scialpinisti scatteranno da Gressoney lanciati per una cavalcata che sul filo dei 4000 li porterà a Cervinia: il Trofeo Mezzalama. Una gara che per gli scialpinisti è importante quanto la New York Marathon per i podisti o la Parigi-Roubaix per i ciclisti. Al momento del via, tutta la fatica fatta durante l’inverno, tutte le migliaia di metri di dislivello saliti, tutto il freddo ed il vento sopportati saranno alle spalle. Davanti ci sarà la prima interminabile salita che li porterà al Lyskamm, e poi al Castore, al Breithorn e poi giù fino all’arrivo dopo 42 km e 3500m. di dislivello positivo.

Tra questi 1000, divisi in più di 300 squadre di 3 elementi l’una, ci sono anche i nostri atleti, quelli che con Giorgio Villosio (lo presentiamo qui) abbiamo seguito ed allenato durante questi mesi. La squadra A con Paola, Federico e Giorgio, e la squadra B con Andrea, Pietro e Luca. 

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Paola ha recuperato alla grande il brutto infortunio al gomito

Paola, avvocato eporediese alla prima esperienza, non si è risparmiata negli allenamenti e dopo la sfortuna della frattura del gomito a fine dicembre ha ampiamente recuperato il tempo perso ed è pronta alla sfida. Con lei sia Giorgio che io dobbiamo gestire la sua voglia di allenarsi per evitare che esageri nelle sedute sugli sci o in bici. Federico, giovane e con grande motore, è entrato a rimpiazzare Davide che per motivi lavorativi aveva rinunciato a febbraio. Con lui Giorgio ha impostato diverse uscite per affinare al meglio la tecnica: gli manca un po’ di fondo, ma siamo fiduciosi nelle sue doti.

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I giovani della squadra B in allenamento alla Testa d’Arp

La squadra B, nata quasi per caso a inizio marzo, ha trovato sin dall’inizio grande affiatamento. Il “capitano”, Andrea Tropiano, ha al suo attivo già cinque partecipazioni alla gara ed è quindi un elemento di grande esperienza. Anche a Pietro, classe ’88, il piede montagnard non manca, vista la sua poliedrica esperienza su sci, ghiaccio e roccia; del resto cosa aspettarsi da uno nato e cresciuto a Courmayeur? Bocia del gruppo Luca Rodano: classe ’91, un passato di triathleta ed un presente da studente di medicina, ha fatto sci agonistico e anche a lui la velocità sugli sci non crea problemi, anzi…

Testati in laboratorio e sul campo, gli atleti hanno fatto riscontrare valori analoghi di capacità aerobica e questo è positivo per l’omogeneità delle squadre. Ovviamente Giorgio ha una marcia in più, ma lui è la Guida! Mercoledì 15 tutti erano sul Rosa per l’ultima uscita di gruppo, a provare percorso e materiali. Al rientro Giorgio era soddisfatto ed ha dato le ultime indicazioni a tutti. Nel frattempo è arrivata la generosa fornitura di integratori Enervit e di maglie termiche Bandavej. 

Ora non resta che sperare in un tempo clemente.

A presto!

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