Arrivano gli esami per tutti: per i quattordicenni che affrontano la licenza media, per i diciannovenni che si cimentano con la prova di maturità, per gli universitari alle prese con la sessione estiva.
Studio, ripasso, esercitazioni, forcing finale… ma siamo sicuri che il fisico sia al meglio? Ogni esame è in fondo una gara in cui lucidità, prontezza e attenzione devono essere al massimo.
Pensiamo allora a come far sì che la preparazione venga esaltata da alcune semplici regole di vita che riguardano alimentazione ed esercizio.
- Il cervello si alimenta di zuccheri: è quindi importante che il livello di glicemia rimanga il più possibile costante nell’arco della giornata. Quando ciò succede si è al meglio delle capacità di apprendimento e memorizzazione.
- Iniziare la giornata con una bella prima colazione con cereali, o pane tostato integrale e crema di frutta secca, yogurt frutta e caffè o tè.
- Fare piccoli spuntini a metà mattina e pomeriggio, può andare bene 1 frutto o frutta secca.
- Non eccedere con i caffè, 2 al giorno sono la dose da non superare. Red Bull vietata o da tenere come cartuccia da sparare in caso di emergenza.
- Mangiare pranzo e cena leggeri, molta verdura e pasta/riso integrali a pranzo , 1 secondo di carne magra o pesce o proteine vegetali, a cena.
- Dormire almeno 7 h per notte.
- Continuare a fare un po’ di attività fisica: 30’ di corsetta o una nuotata o un giretto in bici fanno bene al cuore ed alla testa. Stare fermi tutto il giorno è dannoso.
- Attenti alla postura durante le ore di studio: pc davanti e non di lato, poltroncina con supporto lombare o seduti sulla palla.
- Alzarsi a sgranchirsi le gambe e la schiena ogni mezz’ora.
In bocca al lupo!
Quante ore passiamo seduti in una giornata?
Chi di noi svolge lavori “di concetto” ne trascorre molte, forse troppe. Comunque sia, è meglio che questa postura non crei troppi danni al nostro fisico.
È infatti alle troppe ore dietro la scrivania che si imputa la maggior parte dei mal di schiena che affligge la popolazione.
Quando siamo seduti infatti, il tratto lombare della colonna vertebrale si flette leggermente in avanti e i dischi intervertebrali, quei distanziali interposti tra un disco e l’altro con la funzione di ammortizzare i carichi, si trovano sottoposti ad una pressione che è di 2 volte superiore a quella che si ha in posizione eretta. In più, se sediamo abbandonati su una sedia, la nostra muscolatura addominale e lombare sarà inattiva per molte ore al giorno e piano piano perderà la sua forza. Ecco perché, quando ci alziamo dalla scrivania dopo ore di lavoro, spesso avvertiamo indolenzimento nella parte bassa della schiena.
La più semplice alternativa sarà quella di scegliere una seduta “instabile” che ci obblighi a fare dei minimi movimenti per mantenere l’equilibrio, coinvolgendo in tale modo la muscolatura addominale e lombare e preservando la normale curva del rachide lombare (lordosi).
Cosa c’è di più semplice di una palla?
L’equilibrio instabile di una sfera ci costringerà ad un’attivazione continua della muscolatura che mobilizza le vertebre con piccoli aggiustamenti della posizione.
In tal modo non si mantiene il carico sui dischi per tempi troppo lunghi e i muscoli, grazie a continui accorciamenti-allungamenti, mantengono un buon flusso di sangue.
Buttiamo via la vecchia sedia da scrivania e accomodiamoci su una bella palla, scegliamola però della misura giusta: da seduti, con i piedi poggiati a terra, le nostre anche e le nostre ginocchia dovranno essere flesse ad angolo retto.
Buona seduta a tutti!
E non dimenticate che la palla è anche un ottimo attrezzo per esercizi sportivi!