Tempo di presentazioni ufficiali: ecco a voi il nostro nuovo progetto per lo ski-alp e i suoi protagonisti. Obiettivo la regina delle gare.

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Anno dispari, anno di Mezzalama, la più fascinosa delle Grande Course, quella che è nei sogni di ogni skialper. Ma per farla servono allenamento, doti tecniche e conoscenza della montagna. E’ una gara che richiede ad una squadra di medio livello uno sforzo intorno alle 8 ore ad alta quota, con tanti cambi di assetto, con passaggi che necessitano di piede sicuro, e si possono presentare condizioni meteo difficili.

Da queste considerazioni è nato il progetto “Obiettivo Mezzalama”: portare due atleti amatoriali a vivere questa esperienza nel modo più sicuro e divertente possibile. Per raggiungere l’obiettivo abbiamo unito le competenze di Giorgio Villosio, guida alpina e agonista skialp di buon livello con partecipazioni a tutte le più importanti gare del circuito Grande Course alle spalle (ve lo presentiamo qui), alle mie di medico dello sport e metodologo dell’allenamento nonché skialper.

La squadra

Giorgio sarà quindi il caposquadra di un team composto da persone assolutamente “normali”, che lavorano e non hanno mai partecipato ad una gara di scialpinismo, ma con un’enorme passione per la montagna e gli sport di fatica. Lei, Paola Buzzetti, 44 anni, è un avvocato, mamma, trail runner e ciclista con un passato di quattrocentista, lui, Davide Vigliocco, avvocato, ciclista e podista. Entrambi sono sciatori di buon livello e praticano la montagna da diversi anni, spesso con Giorgio come guida. Con due così, ci sentiamo tranquilli, almeno dal punto di vista legale…

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Davide, Paola e Giorgio in una delle prime uscite del Team

Il percorso

L’avvicinamento al Mezzalama è un’alternanza di allenamenti a secco, con la bici e di corsa, di lavoro in palestra e di uscite con gli sci. Fin qui niente di nuovo. Il tutto però sarà pianificato in base alle caratteristiche individuali e monitorato su base settimanale grazie alla possibilità di analizzare i dati dell’allenamento con i cardio-gps da polso i cui dati sono scaricabili sul computer (qui vi spieghiamo come funziona). Questo consentirà di verificare l’andamento di ogni singola seduta e di aggiustare continuamente i volumi e le intensità degli allenamenti successivi.

Tecnica sulla neve

Giorgio si occuperà del resto e insegnerà alla squadra… a diventare una squadra, trasmettendo loro tutte le malizie necessarie per affrontare un percorso che quest’anno, con il cambio di direzione, si presenta ancora più difficile. La sua esperienza sarà fondamentale per pianificare al meglio le uscite sulla neve, per ottenere il massimo da ogni allenamento e per migliorare ed ottimizzare la tecnica sugli sci in fase di salita e discesa.

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Esercizi per la discesa

Come abbiamo iniziato

Come al solito, il primo passo è stata la visita medica per verificare le condizioni di salute generale e di forma di Paola e Davide. Quindi, oltre agli esami di routine, abbiamo svolto un test di soglia con la misurazione della frequenza cardiaca e del lattato ematico. Questa procedura, oltre ad individuare la Fc di soglia, permette di capire su quali intensità è più opportuno lavorare (ne parliamo qui). Per capirci, si deve interpretare la curva del grafico del lattato e della Fc per poter individualizzare gli allenamenti e decidere, ad esempio, se sia il caso di insistere sulla resistenza di base, o se sia più opportuno inserire dei lavori ad intensità elevata. Il “motore” dello skialper da Grande Course deve essere infatti preparato in modo da coniugare grandi doti di resistenza, fondamentali per coprire le lunghe salite, a doti di tolleranza al lattato, per far fronte a cambi di ritmo e di intensità che si presentano per superare un tratto particolarmente impegnativo e nelle lunghe discese. Sbagliare nei dosaggi dei carichi vanificherebbe mesi di preparazione.

Il primo periodo

La prima fase è iniziata alla fine di ottobre, con Paola e Davide che si sono presentati al test iniziale in ottima forma, vista la quantità di allenamento svolta nei mesi estivi. La massa grassa è su valori molto contenuti e le analisi ematiche sono perfette. Paola è pienamente guarita da una lesione muscolare occorsa a fine luglio e trattata con gel piastrinico (sapete che cos’è?) e adeguata fisioterapia per accorciare al massimo i tempi di recupero. Tutti e due hanno ottimi valori di soglia, che per giunta sono molto simili. Abbiamo perciò iniziato la programmazione delle sedute di allenamento che in attesa della neve si sono svolte alternando corsa in salita e bici. Anche l’alimentazione, sia nei giorni di allenamento, sia in quelli lavorativi è stata discussa e definita.

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Paola ha già ottenuto un ottimo risultato a Sansicario

Ottima partenza

Quest’estate Paola e Davide hanno affrontato con Giorgio la traversata del Castore per prendere confidenza con il percorso di gara e per impratichirsi con le tecniche di progressione con i ramponi su creste e pareti ripide che saranno importantissime visto la forte componente alpinistica del nuovo tracciato del Mezzalama. Intanto sono iniziate le prime uscite sulla neve con Giorgio a tirare il team ed a insegnare i trucchi del mestiere. Tutto procede secondo i piani: ogni lunedì si analizzano i dati delle sedute svolte e si programmano le successive. E si vedono i risultati: Paola ha partecipato alla sua prima gara, il Night&Winter Vertical Kilometer di Sansicario… è arrivata 4° a 1’ dal podio in una competizione resa durissima dalla prima parte a piedi e dalla nevicata dai 2000 m in su.

Ci divertiamo e condividiamo questa passione per lo sport, cosa potremmo chiedere di più?

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Qualche settimana fa vi abbiamo presentato la Guida Alpina Giorgio Villosio, con cui Vitalia collabora per la preparazione degli sci-alpinisti. Questa sinergia ci consente di offrire un servizio integrato che, partendo da una valutazione fisiologica delle capacità individuali, arriva alle esercitazioni pratiche in montagna. Il tutto, perfettamente calibrato sulle condizioni fisiche e tecniche della persona. Giorgio infatti è un professionista della montagna a 360°, esperto di neve, rocce e ghiaccio: i suoi corsi sono aperti a tutti, principianti e professionisti e per i più coraggiosi organizza anche spedizioni sui “giganti del mondo” (dalla Turchia all’Equador passando per il Kilimanjaro: vulcani e montagne dai 4000 m in su per lui sono pane quotidiano).

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Di seguito il resoconto della sua ultima uscita (trovate gli altri qui): se non ambite all’Everest ma più semplicemente volete divertirvi in sicurezza… chiedetegli compagnia!

11 gennaio. Scialpinismo: Terra Nera.

Gita nel vallone di Thures, partendo da Busson siamo saliti prima alla Dormillouse e poi per cresta abbiamo proseguito fino al Terra Nera. Discesa nel vallone e rientro a Thures. Il percorso è tutto ben innevato e nonostante la parte alta del Terra Nera abbia preso vento nei giorni scorsi, facendo attenzione non si tocca una pietra. Dopo una settimana di caldo anomalo la qualità della neve è sicuramente peggiorata, però nel complesso neve sempre sciabile, in alto alternanza di crosta dura da vento e farina pressata, nel bosco farina a tratti un po’ pesante.

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Per informazioni sulle uscite con Giorgio visitate il suo sito.

[message type=”warning”] Attenzione: lo sci-alpinismo non si improvvisa! Bisogna conoscere la disciplina e la montagna, ma soprattutto essere allenati! Qui potete trovare qualche spunto, contattateci per un programma personalizzato! [/message]

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Giorgio Villosio (Torino, 1970) è Guida Alpina iscritto al Collegio delle Guide Alpine del Piemonte dal 2007. Ha arrampicato su tutte le principali pareti delle Alpi, ma anche in Marocco, Turchia e Madagascar; ha sciato in Norvegia e alle Isole Svalbard ma anche sui 4000 dell’Alto Atlante in Marocco; ha inoltre partecipato ad una spedizione al Manaslu (8163 m – Nepal) senza ausilio di ossigeno supplementare e portatori d’alta quota.
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Giorgio, com’è la montagna a 360°?

E’ la montagna come la vedo io: alpinismo (ho salito alcuni itinerari classici delle Alpi Occidentali), arrampicata, goulotte e cascate di ghiaccio, scialpinismo e sci. E’ l’amore di una vita: da bambino i miei genitori mi portavano in gita e una volta in Valle Stretta sono rimasto folgorato. Incontrammo un gruppo di scalatori che tornavano dalla parete dei Militi con la corda a tracollo… anch’io volevo arrampicarmi su quelle rocce verticali!

Il sogno è diventato realtà.

E’ stato un percorso lungo e graduale: sono arrivato a praticare tutte le attività che ruotano attorno alla montagna; ho lasciato il mio impiego ed è diventata una professione, che racconto sul mio sito.

Un bel salto!

Sono laureato in Fisica e dopo 13 anni al Centro Ricerche Fiat il lavoro d’ufficio cominciava a starmi stretto. Il mio socio di montagna (dieci anni più giovane di me) voleva diventare guida. Ho pensato di accompagnarlo: ho partecipato anch’io alle selezioni e le ho superate brillantemente. A quel punto mi sono buttato a testa bassa sui corsi e ho frequentato i quasi 2 anni di lezione.

In che cosa consiste il tuo mestiere?

Come Guida mi occupo di accompagnamento in montagna, a tutti i livelli (dai più facili 4000 m alle pareti più impegnative); di insegnamento dello scialpinismo e dello sci fuoripista; dell’arrampicata su roccia e su ghiaccio. La mia maggiore soddisfazione è vedere negli occhi delle persone quelle stesse emozioni che ho provato io le prime volte.

E poi ci sono le spedizioni.

Sì, organizzo viaggi sulle montagne più belle del mondo: con i miei gruppi sono stato sul Kilimanjaro (5895 m), sui vulcani dell’Ecuador (Cotopaxi – 5897 m e Illiniza – 5100 m), sulle Ande in Bolivia (tra cui  Sajama – 6542 m, Acotango – 6067 m, Potosi – 6088 m, Illimani – 6439 m, Pequeno Alpamayo – 5370 m,) in Himalaya nella valle del Kumbu al cospetto dell’Everest, sul Toubkal e con gli sci sugli altri 4000 m dell’Alto Atlante in Marocco.

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Sei anche un garista?

Sono uno che ha continuamente voglia di misurarsi con se stesso e con gli altri e dal 2001 pratico lo scialpinismo a livello agonistico. Ho gareggiato nelle più prestigiose competizioni europee (Mezzalama – quattro volte -, Pierra Menta, Tre Rifugi, Trofeo Rollandoz…) e nelle classiche cronoscalate notturne con qualche piazzamento nei primi cinque nelle gare regionali (Prali, Ala di Stura, Aquila).

Hai mai allenato?

Lo scorso anno ho preparato una cliente al Mezzalama. L’ho seguita durante la stagione invernale per migliorare la sua tecnica in salita e in discesa e poi abbiamo preso il via insieme. Non so chi fosse più contento, alla fine: se io per aver condotto la squadra a un buon risultato o se lei per aver coronato un suo piccolo-grande sogno. 

Com’è cambiato l’alpinismo negli ultimi quindici anni? E le gare di scialpinismo? 

L’interesse per le gare di scialpinismo è molto cresciuto ultimamente: non ci si improvvisa più. C’è ormai un’attenzione particolare per i materiali: una volta incontravi anche atleti con sci e attacchi da “gita”, adesso non più. Invece sull’aspetto dell’allenamento e della tecnica c’è ancora molto da fare, lì c’è più improvvisazione. 

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Il livello tecnico è basso?

Vedo ancora tanti concorrenti che non sanno far scivolare lo sci, non usano correttamente la spinta di braccia e ad ogni inversione perdono energie e secondi preziosi. Per non parlare poi della parte alpinistica e della progressione con i ramponi. 

Come si fa a migliorare?

Con esercizi mirati si possono correggere gli errori. Per questo con Vitalia abbiamo pensato ad un servizio completo per i “patiti” della montagna: forniamo la preparazione atletica e tecnica per affrontare in forma e in sicurezza questi sport appassionanti. Insomma un’offerta a 360°!

Contattaci per saperne di più.

 

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